Report ESG: cosa è e a cosa serve il bilancio di sostenibilità
- Fabio Vincenzo Lepre
- 10 gen
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 20 gen
Il tema della sostenibilità sta diventando sempre di più un requisito fondamentale sia nelle scelte degli investitori che, soprattutto, nelle decisioni di consumo delle nuove generazioni.
Il monitoraggio della correlazione tra performance finanziaria e non finanziaria, sta quindi avendo sempre più per le aziende, un’influenza positiva in termini reputazionali.
Capiamo insieme cosa è un Bilancio di Sostenibilità, la rendicontazione aziendale delle performance in ambito ambientale, sociale e di governance.

La rendicontazione da parte delle imprese degli aspetti non finanziari legati alla sostenibilità è diventata per le stesse una priorità assoluta. Redigere un Report ESG è quindi, per le aziende, quello strumento strategico che consente di valutare e comunicare il proprio impegno verso la sostenibilità. Questo documento permette di misurare le prestazioni in ambito ESG (Environmental, Social e Governance), identificando le aree di miglioramento e delineando le strategie efficaci al mantenimento delle stesse.
E' ormai da anni in costante aumento il numero delle imprese che decidono di stilare il proprio bilancio di sostenibilità, specialmente tra quelle che aderiscono in maniera volontaria in quanto non obbligate dall’attuale legislazione.
Report ESG: di cosa si tratta?
Nel nostro paese è il Dlgs. 254/2016 (con cui è stata recepita la direttiva del 2014) che stabilisce quali sono le regole da seguire nella redazione del Bilancio di Sostenibilità e quali sono le informazioni questo deve contenere.
(clicca sul file pdf qui sotto per visualizzare il Decreto Legislativo 254/2016)
ESG è l'acronimo di:
Environmental (ambientale):
Social (sociale);
Governance (governo societario).
In sostanza, con ESG è inteso l’insieme dei fattori non finanziari che sono alla base del successo e dell’affidabilità di un’azienda. Per gli investitori oggi, i criteri di valutazione di un’impresa sulla quale investire, sono basati appunto sulla sostenibilità ambientale, l’impatto sociale della stessa e sulla qualità delle sue pratiche di governance.
ENVIRONMENTAL: ambito ambientale:
Limitare il più possibile gli impatti negativi sul pianeta. Prestare attenzione quindi, a quanta anidride carbonica un’azienda rilascia nell’atmosfera, all'efficienza nello gestire i rifiuti, a come utilizza le energie e l'acqua e a come riesce a mantenere integra la biodiversità.
Molte aziende saranno chiamate a reinventarsi, utilizzando materiali sostenibili e fonti energetiche rinnovabili più in linea con le direttive ESG.
SOCIAL: ambito sociale:
Gli obiettivi sociali sono cruciali per la costruzione di un sistema economico privo di rischi. Si valuta l’attività dell'impresa in termini di:
rispetto di diritti umani;
trattamento dei lavoratori;
promozione di diversità e inclusione sul posto di lavoro;
garanzia di sicurezza dei prodotti;
creazione di valore per le comunità che vivono nei pressi.
GOVENRANCE: ambito societario
Gli obiettivi di responsabilità aziendale puntano invece i riflettori sul modo in cui un’impresa è gestita e controllata. Responsabilità e trasparenza devono essere le parole chiavi.
Tutto si traduce quindi nella sostenibilità aziendale, in quanto legata appunto, alla capacità dell’impresa stessa di produrre valore inteso come beneficio della società e dell’ambiente.
C'è l'abbandono quindi da parte degli investitori, dei soli rendimenti finanziari come criteri di valutazione di un investimento in favore di un approccio che – complice l'emergenza climatica degli ultimi decenni e soprattutto, l'attenzione delle nuove generazioni alla salvaguardia del pianeta – risulta migliore dal punto di vista del costruire solidità e prosperità economica.
Report ESG: come si fa la rendicontazione?
Sono due le modalità in cui le imprese possono decidere come rendicontare gli aspetti legati alla sostenibilità:
un report "integrato", dove gli aspetti non finanziari sono contenuti nello stesso documento di quelli finanziari
pubblicare a parte una dichiarazione non finanziaria quale il Bilancio di Sostenibilità
Il Bilancio di Sostenibilità, redatto secondo le regole del decreto, dovrà quindi contenere informazioni relative:
all’utilizzo di risorse energetiche, distinguendo fra quelle prodotte da:
fonti rinnovabili
fonti non rinnovabili,
all’impiego di risorse idriche;
alle emissioni di gas ad effetto serra e inquinanti in atmosfera;
all’impatto sull’ambiente nonché sulla salute e sulla sicurezza, associato ai fattori di rischio.
Dovranno inoltre essere oggetto della rendicontazione:
gli aspetti sociali e attinenti alla gestione del personale, incluse le azioni poste in essere per garantire la parità di genere;
le misure volte ad attuare le convenzioni di organizzazioni internazionali e le modalità con cui è realizzato il dialogo con le parti sociali;
le informazioni riguardanti il rispetto dei diritti umani, le misure adottate per prevenirne le violazioni, nonché le azioni poste in essere per impedire atteggiamenti discriminatori;
Inoltre, il Bilancio di Sostenibilità dovrà contenere tutte le informazioni riguardanti la lotta contro la corruzione, con anche l'indicazione degli strumenti adottati.
Nel caso in cui un’impresa non adotti politiche in relazione a quanto previsto dal decreto, è previsto che sia necessario fornire all’interno della dichiarazione le motivazioni della scelta adottata, indicando le ragioni “in maniera chiara e articolata”.
Dal 2022 inoltre, è in atto sia da parte dell’EFRAG - European Financial Reporting Advisory Group - (clicca qui per visualizzare il sito) - che dell’ISSB - (International Sustainability Standards Board) in collaborazione con il GRI - Global Reporting Initiative - (clicca qui per visualizzare il sito) - il processo di stesura di nuovi standard atti ad uniformare i bilanci di sostenibilità sia a livello europeo che internazionale, in modo da favorire la lettura e la comprensione degli stessi da parte degli enti interessati e degli operatori finanziari.
Report ESG: cosa è l’ISSB (International Sustainability Standards Board)?
La Fondazione IFRS - (clicca qui per visualizzare il sito) -, l'organizzazione indipendente che stabilisce gli standard utilizzati a livello globale per l'informativa finanziaria che migliorano la comunicazione tra aziende e investitori, in occasione della COP26 di Glasgow, una conferenza globale sul clima supportata dalle Nazioni Unite, il 3 novembre 2021, ha annunciato la costituzione dell’International Sustainability Standards Board (ISSB). L’ISSB servirà a sviluppare degli standard che coprano i temi ESG importanti per la sostenibilità, incentrati sulle esigenze degli investitori e dei mercati finanziari.
Gli investitori e tutti gli operatori di mercato necessitano infatti di informazioni trasparenti, comparabili e credibili per compiere scelte realmente in linea con un approccio economico più sostenibile per non rischiare di finanziare aziende non si impegnino concretamente sulle questioni ambientali, sociali e di governance.
(clicca sui file pdf qui sotto per visualizzare gli il Glasgow Climate Pact - COP26)
Tutto il lavoro dell’ISSB, si basa sulle iniziative di reporting esistenti, tra cui:
il Climate Disclosure Standards Board;
la Task Force for Climate-related Financial Disclosures (TCFD);
il Value Reporting Foundation’s Integrated Reporting Framework;
gli standard SASB (Sustainability Accounting Standards Board);
le Stakeholder Capitalism Metrics del World Economic Forum.
L’International Sustainability Standards Board (ISSB) che ha il compito di sviluppare standard di rendicontazione riguardanti la sostenibilità, ha pubblicato le prime due proposte sul tema. La prima stabilisce i requisiti generali per la divulgazione degli aspetti relativi alla sostenibilità e l’altra specifica i requisiti relativi al clima.
La prima proposta dell'ISSB
(clicca sul file pdf qui sopra per visualizzare la prima proposta dell'ISSB)
La prima proposta, General Requirements for Disclosure of Sustainability-related Financial Information, stabilisce i requisiti generali di reporting delle informazioni finanziarie relative alla sostenibilità.
La proposta richiede ad un’azienda di divulgare informazioni materiali sulla sua esposizione a tutti i rischi e alle opportunità significative legate alla sostenibilità, inclusi gli impatti e le conseguenze dell’attività aziendale sulle persone, sul pianeta e sull’economia, quando queste sono rilevanti per la valutazione del valore d’impresa dell’azienda.
Le informazioni richieste dallo standard includono elementi che permettano agli investitori di capire:
i processi di governance dell’azienda utilizzati per monitorare e gestire i rischi e le opportunità di sostenibilità;
l’integrazione dei rischi ESG nel processo generale di gestione del rischio dell’azienda;
la strategia aziendale con cui si intende affrontare i rischi e le opportunità significativi legati ai fattori ESG e le modalità in cui l’azienda li misura e li monitora (dunque gestisce)
La proposta richiede che tali informazioni includano tutta la catena del valore di un’azienda, comprese le attività, le risorse e le relazioni con e dei fornitori, del marketing e della distribuzione.
La seconda proposta dell'ISSB
(clicca sul file pdf qui sopra per visualizzare la seconda proposta dell'ISSB)
La seconda proposta richiede invece alle aziende di rivelare informazioni materiali che permettano agli investitori di valutare l’effetto, sul valore dell’impresa, dei rischi e delle opportunità significativi legati al clima.
La proposta ha un approccio molto simile a quello dell’IFRS S1. Le informazioni richieste dallo standard dunque includono:
i processi di governance;
i controlli e le procedure utilizzate per monitorare e gestire i rischi e le opportunità legati al clima
Informazioni su come il cambiamento climatico possa influenzare i modelli di business, la strategia e i flussi di cassa, e l’identificazione sia dei rischi fisici legati al cambiamento climatico che di quelli di transizione relativi al passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio.
Le aziende sono anche tenute a divulgare i piani per affrontare la transizione, compreso il modo in cui prevedono di raggiungere gli obiettivi climatici, o come mirano ad adattarsi ai rischi individuati.
Inoltre, lo standard richiede la rendicontazione delle emissioni sia dirette che indirette e se l’azienda ha un obiettivo dichiarato di riduzione di tali emissioni.
La rendicontazione delle emissioni è necessaria per una valutazione efficace e per determinare il contributo reale dell'azienda stessa alla riduzione degli impatti climatici generati, che ne possono determinare e influenzare il valore finanziario.
Report ESG: quali sono i vantaggi?
Decidere per un'impresa di rispettare i valori ESG può essere una strategia vitale in quanto questa stessa decisione può influenzare oggi (fortemente) il suo andamento sul mercato.
Quindi, più un'impresa diventerà performante a livello ambientale, sociale e di governance, maggiori saranno sia la sua credibilità nei mercati che, di conseguenza, la fiducia degli investitori.
Ne conseguirà che, a fronte di un migliore rating, le imprese saranno invogliate a impegnarsi maggiormente per una finanza sostenibile, inquinando meno, investendo in tecnologie green, favorendo il rispetto dei diritti umani.
Report ESG: chi sono i soggetti obbligati?
L’Unione Europea è costantemente al lavoro per estendere gli obblighi in materia di rendicontazione della sostenibilità. Tali obblighi si applicheranno da:
dal 2025 (anno in corso) a tutte le grandi imprese quotate;
dal 2026 alle grandi imprese non quotate (imprese con più di 250 dipendenti e fatturato superiore o uguale a 40 milioni di euro)
dal 2027 alle PMI
Non c'è più quindi l’obbligo di rendicontazione solo per le Pubbliche Amministrazioni e per gli enti del terzo settore.
Conclusioni
In sintesi, sono numerosi i vantaggi per un'impresa nel redigere il proprio Bilancio di Sostenibilità. Dall'avere un'influenza positiva in termini reputazionali verso i grandi brand mondiali - sono sempre di più infatti quelli che decidono di collaborare solo con imprese che hanno piani e programmi di sostenibilità ben chiari - fino all'aspetto del ritorno economico che vede oggi gli investitori prestare la massima attenzione alla sostenibilità delle imprese, quindi, stilare il Report ESG, vuol dire non essere tagliati fuori dagli investimenti di terzi finanziatori. Ma anche perché, ed è il punto di vista più importante, la sostenibilità sta diventando "il requisito fondamentale" nelle decisioni di consumo delle nuove generazioni.
Contatti
Se vuoi saperne di più sul Bilancio di Sostenibilità e su come redigerlo o hai necessità di avere un Energy Manager che ti aiuti nella stesura del report della tua azienda, contattami o prenota una consulenza presso la tua sede.
Favile Consulting di Fabio Vincenzo Lepre
Energy Manager
Tel: 04221282254
Cell: +393394980023
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