Contratti EPC: cosa sono e perché "sono utili" i Contratti di Prestazione Energetica
- Fabio Vincenzo Lepre
- 15 gen 2022
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 23 gen
Gli investimenti in efficienza energetica sono per le aziende uno strumento estremamente importante per ridurre i costi energetici a lungo termine. Se non si hanno a disposizione i capitali per gli investimenti, i Contratti EPC sono la soluzione per poter investire senza anticipare liquidità.

I contratti EPC (Energy Performance Contract), conosciuti anche come Contratti di Rendimento Energetico, costituiscono una specifico strumento contrattuale, applicabile sia nel settore pubblico che in quello privato, attraverso il quale viene definito, nell’ambito degli interventi di risparmio energetico, un prezzo proporzionale ai risultati raggiunti per mezzo degli interventi oggetto del contratto.
Contratti EPC: cosa sono?
I Contratto EPC sono, come riportato nel D.Lgs.102/2014, un “accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso esercita il potere negoziale e il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica, verificata e monitorata durante l’intera durata del contratto, in cui i pagamenti sono effettuati in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica stabilito contrattualmente”. - (clicca sul file pdf per visualizzare il decreto) -
All’allegato 8 del decreto, sono stabilite le clausole minime che un contratto di rendimento energetico deve contenere, le misure di efficienza da applicare e i risparmi garantiti applicando le misure previste dal contratto.
Contratti EPC: chi sono i soggetti coinvolti?
Nei Contratti EPC ci sono due soggetti principali. Il primo, la E.S.Co. (Energy Service Company) che rappresenta il fornitore del servizio e il secondo, il cliente, che rappresenta il beneficiario del servizio stesso. L’investimento è totalmente a carico del fornitore del servizio che, solo dopo aver effettuato un’analisi di fattibilità, realizzerà determinati interventi di riqualificazione e miglioramento dell’efficienza energetica di impianti ed edifici di proprietà del beneficiario. Per eseguire gli interventi il fornitore può usare sia i propri mezzi finanziari che di terzi (in genere istituti di credito). In questo ultimo caso, si instaura un rapporto trilaterale che coinvolge direttamente anche l'istituto di credito. Il contratto ha come oggetto uno o più interventi di riqualificazione energetica su edifici e impianti, al fine di ottenere, in un periodo di tempo determinato preventivamente, un risparmio derivante dalla migliore prestazione energetica. Il risparmio ottenuto, per tutta la durata contrattuale sarà utilizzato dal fornitore per rientrare economicamente degli investimenti effettuati. Allo scadere del contratto, sarà poi il beneficiario a godere dei risparmi ottenuti dall'intervento.
Contratti EPC: cosa prevede il contratto?
Il D.Lgs. 102/2014, nell'allegato 8, stabilisce le clausole minime che devono essere contenute in un contratto di prestazione energetica. Devono essere quindi prestabilite:
le misure di efficienza da applicare e i risparmi garantiti applicando le misure previste dal contratto;
durata e aspetti fondamentali del contratto, modalità e termini previsti;
lista degli obblighi per tutte le parte contrattuali;
scadenze per determinare i risparmi realizzati;
timing delle fasi di attuazione delle misure ed eventuale lista dei relativi costi;
obbligo di piena attuazione delle misure previste e documentazione dei cambiamenti compiuti in corso;
disposizioni per includere requisiti equivalenti in eventuali concessioni in appalto a terzi;
indicazione precisa delle implicazioni finanziarie del progetto e quota di partecipazione delle due parti ai risparmi realizzati (per esempio, remunerazione dei prestatori di servizi);
disposizioni precise per la quantificazione e la verifica dei risparmi garantiti ottenuti, controlli di qualità e garanzia;
regole sulla procedura per modificare le condizioni quadro che incidono su contenuto e risultati (per esempio, modifica dei prezzi dell’energia, intensità d’uso di un impianto);
informazioni dettagliate sugli obblighi di ciascuna delle parti contraenti e sulle sanzioni in caso di inadempienza.
(clicca sul file pdf in basso per visualizzare o scaricare le linee guida ENEA per un contratto EPC)
Si tratta praticamente di un elenco preciso delle misure di efficienza da applicare o dei risultati attesi in termini di efficienza. Per arrivare a questo, i Contratti EPC devono quindi essere preceduti da una Diagnosi Energetica eseguita al fine di individuare i possibili interventi di miglioramento, una valutazione del risparmio ottenibile e i rispettivi costi.
Contratti EPC: quali sono le tipologie?
Sono diverse le tipologie di un contratto EPC che un'azienda o una Pubblica Amministrazione può scegliere per perseguire gli obiettivi di risparmio energetico. Vediamo le più utilizzate:
Contratto "First Out"
Il contratto “First Out” prevede che il risparmio energetico conseguito venga utilizzato sia per ripagare il finanziamento dell’intervento, realizzato a spese del fornitore, che per remunerarne l’attività stessa. Il fornitore che fino alla scadenza contrattuale detiene la proprietà e la gestione degli impianti incamera il 100% dei risparmi effettivamente conseguiti. Solo allo scadere del contratto il risparmio conseguito e la proprietà degli impianti passeranno interamente al beneficiario.
Contratto "First In"
Il contratto “First in” prevede che al beneficiario sia garantita una determinata riduzione della spesa energetica sulla base di quella sostenuta negli anni precedenti alla realizzazione dell’intervento.
Il risparmio economico sarà utilizzato dal fornitore per ripagare l'intervento e per tutta la durata del contratto lo stesso resterà proprietario degli impianti e ne manterrà la gestione. Al beneficiario degli interventi verrà riconosciuto per tutta la durata contrattuale un costo fisso sulla futura spesa energetica e il conseguimento di un risparmio energetico minimo garantito.
Contratto "Risparmio Condiviso"
Il contratto di risparmio condiviso, prevede che il fornitore metta il capitale per gli interventi e rimanga proprietario degli impianti fino alla scadenza contrattuale.
I proventi generati dal risparmio energetico saranno suddivisi tra le parti fino a quando il fornitore non recupererà l’investimento iniziale. Solo alla scadenza contrattuale la proprietà degli impianti sarà trasferita al beneficiario.
Contratto "Risparmio Garantito"
Il contratto di risparmio garantito, prevede la presenza di un terzo soggetto finanziatore (in genere un istituto di credito) che fornirà al beneficiario il capitale utile alla realizzazione dell’intervento.
Il fornitore si impegnerà solo a garantire che i risparmi conseguiti non siano inferiori al minimo concordato preventivamente sulla base dell’analisi di fattibilità. La garanzia del risparmio consisterà quindi in un indennizzo riconosciuto al beneficiario in caso di risparmi energetici minori rispetto a quelli garantiti contrattualmente.
Contratti EPC: perché l'argomento è così importante?
L’argomento dei Contratti EPC è particolarmente rilevante per il valore degli stessi sia dal punto di vista economico che ambientale. Il loro utilizzo per la riqualificazione energetica aziendale o del patrimonio immobiliare pubblico è infatti un importante “volano economico” per la filiera di imprese coinvolte nelle attività. Inoltre, considerata la grandezza del patrimonio immobiliare pubblico, rappresenta anche un “volano ambientale” per la riduzione dell’emissioni ottenuta dal risparmio energetico.
Contratti EPC: quali sono i freni?
I contratti EPC, nonostante portino innumerevoli benefici alle imprese non trovano ancora l’applicazione che ci si aspetterebbe. Rappresentano infatti, nel settore industriale dove sono effettuati i maggiori investimenti per l’efficientamento energetico, una quantità minore del 20% dei contratti di efficienza energetica firmati dalle E.S.Co. (Energy Service Company). Cosa blocca questa tipologia di contratti sono spesso le difficoltà che le parti, fornitore e beneficiario, incontrano nella definizione dell’accordo. La stesura del contratto risulta infatti a volte complessa e richiede sia competenze che vanno oltre quelle delle parti coinvolte, che alti costi dovuti alle spese giuridiche per definire un accordo di questo tipo. Anche guardando nella Pubblica Amministrazione, i Contratti EPC sono spesso bloccati da complessità contrattuali e dall'iniqua ripartizione dei rischi tra pubblico e privato. Sono meno del 5% infatti, i contratti di tipo EPC firmati tra le E.S.Co. (Energy Service Company) e le Pubbliche Amministrazioni.
Conclusioni
I Contratti EPC sono, come abbiamo visto, un modo utile alle aziende per ottenere, senza rischiare capitale proprio o indebitandosi con istituti di credito, lavori di ammodernamento atti a raggiugere gli obiettivi di risparmio energetico. Installare un impianto fotovoltaico industriale, efficientare la Power Quality aziendale o dotarsi di un impianto di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) a costo zero iniziale, potendolo ripagare nel tempo e poi beneficiarne totalmente alla scadenza contrattuale, può risultare a tutti gli effetti un ottimo investimento. Un investimento che si tradurrà in un beneficio economico per il taglio dei costi energetici futuri ma, soprattutto, in un beneficio ambientale per l'abbattimento delle CO2. Il pianeta ringrazia.
Contatti
Se vuoi saperne di più sui contratti EPC o hai necessità di avere un Energy Manager che ti aiuti a definire un progetto per la tua azienda da affidare ad una E.S.Co (Energy Saving Company) contattami o prenota una consulenza presso la tua sede.
Favile Consulting di Fabio Vincenzo Lepre
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